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volere dei medici, egli non può neppure oggi intervenire, come sarebbe stato suo vivissimo desiderio, alla seduta.
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Io non dubito punto delle sue intenzioni; credo anzi che farà ogni opera per raggiungere il desiderato fine. Ma vi potrà egli riuscire? Il suo
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il suo vigore per arrestarli.
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suo Governo; lo aspirare con pubbliche manifestazioni ad altre forme di Governo; il far voti per la distruzione dell'ordine monarchico costituzionale
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L'onorevole ministro dell'interno nel suo giudicio non dà valore sufficiente ai pericoli delle minoranze audaci, ma se egli legge la storia vedrà
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e spostarla dal suo vero terreno.
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presidente. Segue l'interpellanza dell'onorevole Romano Giuseppe, a cui ha ceduto il suo turno di parola l'onorevole Finzi.
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Romano Giuseppe. Nè comprendo come l'onorevole Minghetti con l'elevatezza del suo ingegno possa considerare la questione della sicurezza pubblica dal
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Romano Giuseppe. L'onorevole Minghetti ha narrato i fatti d'onde sorgeva il suo orrore; ma ha immediatamente soggiunto che non se ne doveva cercare
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concedere benevolo ascolto alla voce di un vecchio affranto dagli anni, ma che ha seduto sempre su questi banchi con la sola ambizione di portare il suo
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dispotismo, ha fondato il suo trono sull'amore del popolo, ed ha solennemente dichiarato che le libere istituzioni sono la gloria e la forza della sua Casa.
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migliore dei Governi; e con fatale illusione crede di poter raggiungere il suo scopo col mezzo delle più grandi immoralità e dei più nefandi delitti.
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dell'emigrazione. Signori, con 5 milioni di ettari di terre che restano inoperosi, il cittadino d'Italia abbandona il dolce clima del suo paese per andare
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Venne al potere la bestia nera della sinistra che doveva portare in tutto il finimondo. Ebbene: nel primo suo Ministero fu ministro dell'interno
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in Sicilia quella tranquillità che era tanto turbata; e quando vi sono state delle osservazioni sul suo modo di governare, egli ci ha sfidato ad
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Questo reato, o signori, è l'apologia dell'infedeltà del soldato al suo giuramento ed alla sua bandiera, la glorificazione della rivolta militare
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fonti della nostra ricchezza, non mai curato dal suo partito, e mostra così che almeno questo si potrà fare da noi.
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L'infedeltà del soldato al suo giuramento ed alla sua bandiera, la rivolta militare, il tradimento, l'assassinio, sono orribili ed esecrandi misfatti
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reggimento degli Stati. L'uno ha il suo fondamento essenziale sul principio della prevenzione, l'altro sul principio della repressione.
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all'autorità giudiziaria gli elementi per compiere l'alto suo ufficio.
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L'onorevole Bonghi, in una pregiatissima monografia, e l'onorevole Minghetti in un suo splendido discorso (splendono sempre i suoi discorsi
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purgata, così corretta da approvarla con tutto il convincimento dell'animo suo, e quasi quasi da rivolgere contro noi l'accusa di nemici della libertà, o di
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dall'onorevole Ricasoli in un suo discorso ove disse così: «Il sistema preventivo non è proprio di un Governo libero;» anzi diceva: «non è adatto ad un
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materia ed anco quella delle associazioni nel suo diritto penale e nelle sue lezioni di diritto costituzionale.
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parlo del diritto di riunione, perocchè non è il caso nostro), se un'associazione o col suo programma, o colla sua intitolazione manifesta apertamente
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Iseo: il sistema preventivo non è adatto ai Governi liberi, era proprio soltanto dei Governi dispotici. Lo disse, è vero, ma, se poi prendete nel suo
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col suo programma o colla sua intitolazione, ha manifestato il proponimento di delinquere e di eccitare altri al delitto, deve essere sciolta per
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Basterebbe questo, o signori, per mostrare la diversità delle circostanze. Non solamente attestava sul suo onore (e lo attestava come ministro
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tanto è vero, che il professore Casanova non concordava per nulla nel concetto vostro, poichè formulava il suo in questi termini, e lo formulava
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Quindi mi riassumo in diritto. Dato che un'associazione nella sua formazione, nel suo principio, si annunzi, o col programma o coll'intitolazione
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E qui mi trovo d'accordo coll'onorevole ministro dell'interno; imperocchè egli disse nel suo discorso ad Iseo che «gl'insegnamenti
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Sia benedetto, lasciate che lo dica, il questore di Firenze, il quale, non so se di suo arbitrio, o per ordine del ministro dell'interno (non lo so
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dissenso è nei fatti. Egli diceva nel suo vivace discorso d'Iseo: «Per uno strano pervertimento morale, con quel segnacolo sciagurato (e ben lo chiamava
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Parmi che l'onorevole Mari abbia in qualche modo dedicato specialmente a me quella parte del suo discorso nella quale, con molta dottrina e citando
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Accademia della crusca
